OMNIS TERRA – SANTUARIO VOLTO SANTO MANOPPELLO, Mons. Americo Ciani
OMNIS TERRA – SANTUARIO VOLTO SANTO MANOPPELLO
15 Gennaio 2017
Mons. Americo Ciani, canonico della basilica di San Pietro in Vaticano.
Facciamo memoria dell’antichissima processione che volle il grande Pontefice Innocenzo III nel 1208, quando fece portare per la prima volta il Santo Sudario di Cristo dalla Basilica di San Pietro alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia. Segnò l’anticipo degli Anni Santi, il primo voluto dal Papa Bonifacio VIII nel 1300. In quella memorabile occasione i numerosi fedeli potettero contemplare il Volto Santo impresso sul mandylion della Santa Veronica. La Santa Reliquia, custodita nella Patriarcale Basilica di San Pietro in Vaticano, scomparve nel 1527 con il Sacco di Roma.
Abbiamo ripetuto la stessa solenne processione con il Volto Santo, qui custodito a Manoppello, dalla Basilica di San Pietro in Vaticano fino alla Chiesa di Santo Spirito in Sassia, nel gennaio 2016, ove celebrammo la Santa Messa, presieduta dall’Arcivescovo Mons. Georg Genswein e una seconda dall’Arcivescovo Mons. Edmund Farhat, da pochi giorni ci ha lasciato per il ritorno alla Casa del Padre.
Eccoci qui raccolti a contemplare il Volto di Dio, fattosi uomo nel Suo Figlio Gesù. Questa preziosa reliquia “il Volto umano di Dio” che dal 1636 è gelosamente custodita qui a Manoppello e venerata dal Papa Benedetto XVI il 1° settembre 2006, dopo ben 479 anni, egli si inginocchiò davanti a quello che era stato il tesoro più prezioso dei Papi. La Bolla di indizione del Giubileo straordinario, la “Misericordiae Vultus” inizia richiamando il Volto di Cristo: “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi”.
Dal primo capitolo del Vangelo di S. Giovanni: ” Nessuno ha mai visto Dio, il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, Egli lo ha fatto conoscere”.
Sul volto di Cristo risplende la maestà di Dio, che a sua volta Dio si è mostrato sotto forma di un uomo.
Fissiamo, allora il nostro sguardo sul Volto del Figlio di Dio, fatto uomo.
L’immagine appartiene alla nostra quotidianità. Siamo immersi nella civiltà delle immagini, in privato e in pubblico, TV, cellulari, iPad, cinema, cineprese, macchine fotografiche ecc.
Con quanta cura esponiamo le foto delle persone care! Entriamo nelle stanze dei ragazzi, le pareti sono una esposizione di immagini di leaders, del mondo della moda, dello sport, dei cantanti ecc… Avanziamo silenziosi nei cimiteri, quante immagini a ricordo di persone care! La lista sarebbe troppo lunga, e non è il caso di dilungarci.
L’immagine più che la parola parla, infatti la parola passa ma l’immagine resta. La Chiesa oltre al linguaggio dello spazio, del gesto, della parola, del canto, ha utilizzato l’immagine, fin dall’inizio ha fatto tesoro delle immagini per comunicare, per evangelizzare, è ” la Biblia pauperum”.
La parola passa, l’immagine resta e può essere ammirata, contemplata da ciascuno e in momenti diversi. Parola e immagine dialogano nella Chiesa.
Siamo qui raccolti a contemplare questa Immagine, II Santo Volto, è il Volto di Dio morto e risorto, Gesù Cristo, Figlio di Dio, Lui stesso Dio.
La Sacra Bibbia, specialmente nei Salmi tocca il tema a noi, oggi, tanto caro: “II Volto di Dio”, la ricerca del Volto di Dio, il desiderio di vedere il Volto di Dio, e l’invocazione a vedere il Volto di Dio.
Dal salmo 126: Fiducia in Dio nei pericoli: “// mio cuore ripete i/ tuo invito: Cercate il mio volto! II tuo volto, Signore, io cerco. Signore, non nascondermi il tuo volto”.
Salmo 31,17: “Fa splendere il tuo volto sul tuo servo, salvami per la tua misericordia”
Salmo 88,15: “Perché, Signore, mi respingi, perché mi nascondi il tuo volto?”.
Salmo 102,3: “Non nascondermi il tuo volto, nel giorno della mia angoscia piega verso di me l’orecchio. Quando ti invoco, presto, Signore, rispondimi”.
Salmo 105,34: “Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto”.
Salmo 119,135: “Fa splendere il volto sul tuo servo e insegnami i tuoi comandamenti”.
Noi viviamo in una società che ha smarrito il volto di Dio!
II problema, oggi che ci tormenta, è proprio la paura e il terrore!
Miei cari ci consoli questa sublime verità: “I! Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?”. II Salmo ci invita ad una speranza salda: “Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi i! tuo cuore e spera nel Signore”.
Noi tutti, piccoli e grandi, abbiamo bisogno di esorcizzare la paura, di allontanarla, di riuscire a controllarla e a vincerla.
Il Volto di Dio si è manifestato nel Volto di Suo Figlio Gesù Cristo, nato da Maria di Nazareth. Dio si è fatto uno di noi, è passato facendo del bene, ha donato sé stesso per noi e per i nostri peccati, e per fare di noi il suo popolo.
Sia vivo il nostro desiderio di vedere Gesù, come quei pagani che chiesero all’Apostolo Filippo: “Vogliamo vedere Gesù” e come Zaccheo, il pubblicano che ” voleva vedere chi era Gesù”, si arrampicò sull’albero, perché era piccolo di statura, proprio per vedere chi era Gesù. Gesù passò, alzò gli occhi e lo chiamò per nome: Zaccheo scendi, oggi sarò a casa tua. E da quell’incontro il miracolo della conversione di Zaccheo.
La nostra preghiera costante e l’impegno: “Voglio vedere il Tuo Volto”
La storia non è bloccata in un vicolo cieco, chiuso alla speranza. La nostra società è smarrita, soffre di incubi, perché ha smarrito “il Volto di Dio”. Non percepisce i passi di Dio nella storia.
Dio Padre ha mandato il Suo Figlio Gesù tra noi. Egli è la giovinezza e la freschezza della storia. Gesù è il Figlio di Dio, del Dio che è la gioia della nostra giovinezza. Da oltre duemila anni Dio mostra il Suo volto al mondo con l’Incarnazione di Suo Figlio, Gesù, dalla cui bellezza e ricchezza scaturisce per noi tutta la sicurezza, soprattutto per quanti di noi hanno bisogno di sicurezza: i poveri, i piccoli, gli oppressi, gli “ultimi”; perché Lui “giudicherà con giustizia i poveri e prenderà decisioni eque per gli oppressi. Cosi l’umanità, avvolta dalla presenza di Cristo, può respirare a pieni polmoni.
A giudicare da come vanno le cose, oggi, vien da pensare che Cristo è piuttosto un sogno. Cristo ci rinnova e ci fa veri. Abbiamo bisogno di purezza e di purificazione. Gesù è venuto per accoglierci, per mettersi a nostra disposizione. Viene Gesù in noi e noi respiriamo libertà.
In Gesù sappiamo da dove veniamo, chi siamo, e dove siamo diretti: noi che lo possiamo accogliere, noi che lo abbiamo accolto, abbiamo il potere di diventare figli di Dio, siamo ” razza nuova’, creati da Dio e da Lui rigenerati in Cristo Signore, Sapienza dell’Altissimo, Parola di Dio, è “la Luce vera, quella che illumina ogni uomo”. È la Sapienza di Dio che si fa amore e l’amore si fa luce. Ecco la tragedia di ieri e di oggi: “…venne nel mondo ma il mondo non lo riconobbe. Venne tra la sua genie ma i suoi non lo hanno accolto”.
È la nostra lotta continua; è il groviglio nel quale ci troviamo ancora imbrogliati (‘fino a quando, Signore? Quando tornerai a liberarci definitivamente? Ripetiamo con fede: ” Vieni, Signore, non tardare oltre”. Oggi ci aggrappiamo a Gesù e domani gli sfuggiamo.
Abbiamo bisogno di entrare nel più vivo del mistero di Cristo.
Noi tutti, fragili e peccatori, possiamo tirare un bel respiro, liberante respiro, e magari un grido di libertà e di speranza. Schiavi del peccato, possiamo ribellarci al peccato: possiamo sconfiggerlo, giacché Gesù è venuto e rimarrà sempre con noi, Egli che “apre gli occhi ai ciechi, fa uscire dal carcere i prigionieri e dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre”.
Quindi la santità è possibile, anche per coloro che dovessero risalire dal fondo, perché Gesù è venuto per ” beneficare e risanare tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo”. Già, stavamo sotto il potere del diavolo, ora non più; le catene si sono spezzate ai nostri piedi e possiamo camminare verso l’Alto.
Si riaccenda in noi la speranza, “Dio presto tornerà a mostrare il suo volto al mondo e a scuoterne le fondamenta con la sua voce onnipotente!”
Come l’Apostolo Giovanni che entrò nel Sepolcro dopo la Risurrezione, “vide e credette”, così avvenga per ciascuno di noi, oggi, vediamo e contempliamo il Volto di Dio e crediamo fermamente.
Padre Santo, accogli con benevolenza le nostre preghiere e guidaci alla ricerca del Tuo Volto, che hai rivelato in pienezza in Gesù, Tuo Figlio.
O Signore, fa brillare il Tuo Volto su di noi perché possiamo godere dei tuoi beni nella pace, siamo protetti dalla tua mano potente, liberati da ogni peccato con la forza del tuo braccio eccelso, e salvati da coloro che ci odiano ingiustamente.
Dona la concordia e la pace a noi e a tutti gli abitanti della terra, come le hai date ai nostri padri, quando ti invocavano piamente nella fede e nella verità tu solo, o Signore, puoi concederci questi benefici.