Solennità del Volto Santo 28 luglio – 06 agosto 2023

Dettagli

Inizio:
19 Luglio 2023 @ 08:00
Fine:
6 Agosto 2023 @ 23:30

LA FESTA DEL 6 AGOSTO

Quella che si rinnova il sei agosto rappresenta la più antica festività del Volto Santo di Manoppello. Risale al 1690 secondo il saggio di p. Antonio da Serramonacesca pubblicato nel 1666. Anche p. Filippo da Tussio, ne parla nel suo libro sul Volto Santo, il primo studio organico sulla sacra immagine, pubblicato nel 1875. Non indica l’anno, ma riferisce l’inizio del culto successivamente alla decisione, maturata nel 1686, dopo la decisione di costruire una cappella ed un altare per il Volto Santo, una soluzione decorosa e conseguente alla “pubblica e sempre crescente devozione”. Si provvide dopo le necessarie autorizzazione e la raccolta di elemosine da parte dei devoti di Manoppello e “delle terre circonvicine”, e iniziò finalmente il culto pubblico del Volto Santo, tenuto fino ad allora “chiuso in uno stipetto” e sottratto alla venerazione dei fedeli.

E’ importante rilevare il significato della scelta dei cappuccini di voler festeggiare pubblicamente il Volto Santo scegliendo una data – il 6 agosto – “giorno sacro al Mistero della Trasfigurazione del nostro Signor Gesù Cristo”, come sottolineò p. Filippo da Tussio. (p. 154)

Da allora la festa fu annualmente celebrata ed ha carattere essenzialmente “religioso ed ecclesiastico, con pratiche di pietà e devozione nel Santuario” (sempre il Tussio), ottenendo il 21 aprile 1718 da papa Clemente XI la concessione – per sette anni – dell’indulgenza plenaria in occasione della festività (non è dato sapere se vi fu una proroga). La festa si distingue dalla festa popolare della terza domenica di maggio, introdotta successivamente, venendo incontro alle pressanti richieste della popolazione. La sua calendarizzazione si ritenne allora opportuna “per la benedizione delle campagne e per il concorso dei forestieri”.

Fatta questa breve premessa alla storia del culto locale del Volto Santo, si ricorda che la festa della Trasfigurazione unisce la chiesa cattolica e quella ortodossa.

La festa si richiama all’episodio evangelico nel quale Gesù viene trasfigurato sul monte Tabor, davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni. Gesù appare con il volto luminoso come il sole e con vesti candide come la luce e mostra la sua gloria mentre conversa con Elia e Mosè. Il Padre dal cielo dice: Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo» (Mt 17,5). Con queste parole il Padre annuncia che coloro che seguono il Figlio diventano suoi fratelli e saranno partecipi della trasfigurazione eterna. Nel Cristo trasfigurato è annunciata all’uomo la sua vocazione alla divinizzazione. Gesù si conferma il Figlio di Dio davanti agli Apostoli, per dar loro forza in vista della dura prova che li attende entro poco tempo: la passione, crocifissione e morte del loro amato Maestro. La data del 6 agosto fu scelta, perché secondo la tradizione la trasfigurazione di Cristo narrata nei vangeli sarebbe avvenuta 40 giorni prima della crocifissione di Gesù che in Oriente era celebrata il 14 settembre.

La festa, celebrata originariamente in Oriente, da papa Callisto III nel 1456 fu estesa a tutta la Chiesa (in ricordo della vittoria di Belgrado Contro i turchi, una circostanza non ignorata dalla chiesa locale, legata alla figura di San Giovanni da Capestrano, l’ultimo crociato, che perse la vita in quella battaglia il 23 ottobre 1456).